PRODUZIONE
LE STANZE DEL TEMPO
attraversando storia e memoria
Spettacolo itinerante con attori e musica per conoscere alla luce delle candele la straordinaria opera di prosciugamento del Lago Fucino.
lo spettacolo è dedicato a Raffaele Degni compagno di viaggio e di suoni
uno spettacolo che abita i luoghi della memoria
creando stanze di parole, suoni e immagini.
Il pubblico, diviso in piccoli gruppi, le visita, passando dall’una all’altra.
Ogni stanza restituisce tempi, luoghi e personaggi della storia del Prosciugamento del Fucino, il terzo lago d’Italia per estensione: già l’Imperatore Claudio aveva provato a prosciugarlo, ma scomparirà definitivamente solo nel 1875.
In ogni stanza dello spettacolo storie e leggende si fondono con elementi narrativi ricavati dai dettagli tecnici della colossale opera di ingegneria idraulica, dal patrimonio bibliografico, e da paesaggi della memoria collettiva.
Di stanza in stanza si attraversano storie e memorie, scandite da tempi diversi e complementari, e si incontrano figure tra il reale e l’immaginario: operai scavatori, semidei scomparsi insieme alle acque, cameriere, custodi di fuochi sacri, voci, immagini e personaggi di un lago che non c’è più, rimasti tra le mura del palazzo come eco profonda di un tempo remoto ancora presente. La storia e le storie del prosciugamento del lago Fucino riprendono vita insieme a un multiforme universo della memoria, racchiuso nelle diverse stanze che il visitatore spettatore può aprire una ad una, per attraversare il palazzo della memoria.
Storie e memorie del prosciugamento del Lago Fucino: una delle maggiori opere di ingegneria idraulica mai realizzate viene raccontata dalle mille voci che intorno al lago vissero o lavorarono, lo venerarono come fluido dio o lo prosciugarono fino all’ultima goccia. Una governante accoglie il pubblico e lo prepara al viaggio attraverso i corridoi e le stanze del palazzo; a piccoli gruppi gli spettatori attraversano spazi e insieme memorie, scandite da tempi diversi e complementari.
Alle storie del lago e degli dei che lo abitavano, si alternano quelle del ‘grande seccatore’ Torlonia e della sua famiglia, e le ambizioni dell’imperatore Claudio con la più grande naumachia di tutti i tempi realizzata nel 52 d.C. con 100 navi e 19.000 schiavi. Ma i traghettatori del viaggio nelle stanze del tempo, quelli che nelle stanze hanno voce per raccontare, non sono né gli imperatori e nemmeno i principi che vollero e diressero i lavori, ma figure tra il reale e l’immaginario, rappresentanti di umanità vasta e divinità minori; sono coloro che l’opera l’hanno realizzata oppure subìta, che hanno toccato con le loro mani l’acqua e poi la terra, ma nessuna delle due gli è mai appartenuta.
Operai scavatori, semidei scivolati via dal mondo insieme alle acque del lago, camerieri e maggiordomi di casa Torlonia, custodi del fuoco, voci, immagini e personaggi di un lago che non c’è più, si muovono tra le mura di un’antica residenza, come eco profonda di un tempo remoto ancora presente.
Una memoria collettiva scandita da un tempo frammentato e rimodulato, ogni volta diverso ad ogni passaggio di stanza. Un viaggio che restituisce l’immagine di un Abruzzo arcaico eppure al centro di profondi processi di innovazione: un Abruzzo sempre distante dalla percezione emotiva dei più, eppure in grado di trasformarsi e rinnovarsi nella sua stessa natura.
stefania evandro / autrice del testo
Libretto STANZE 2021
Spettacolo itinerante con attori musica e installazioni per conoscere alla luce delle candele l’opera di prosciugamento del Lago Fucino.
Ideazione, Drammaturgia e Testo Stefania Evandro
Regia Stefania Evandro e Antonio Silvagni
Con
Angie Cabrera
Cristina Cartone
Stefania Evandro
Giuseppe Morgante
Paola Munzi
Alex Ricci
Alberto Santucci
Rita Scognamiglio
Giacomo Vallozza
Scenografie Valerio Babbo/ Scenotecnica ‘Ivan Medici
Una produzione TSA Teatro Stabile d’Abruzzo / Teatro Lanciavicchio
Le foto contenute nel libretto sono di Alessandra Sabatini
La foto di gruppo finale è di Luca Mariani