I Racconti del Bosco è uno spettacolo teatrale itinerante ideato per essere realizzato in ambiente naturale (bosco o area protetta, riserva, giardino o parco cittadino) e adattabile in diversi contesti per esaltarne peculiarità specifiche: ambientali o naturali.
Lo spettacolo è un percorso di conoscenza e contemporaneamente di emozione, una sorta di viaggio iniziatico per gli spettatori che sono invitati alla conoscenza del luogo e degli esseri che in esso abitano grazie ad attori-guida che danno voce al silenzio e ai suoni della natura, e corpo a tutto ciò che solitamente è invisibile agli occhi.
E’ un allestimento teatrale con attori, musicisti e spettatori immersi nella scenografia naturale, e in questo scenario storie fantastiche e mitologiche si intersecano con la vita degli abitanti del bosco: fiume, alberi, pietre, animali, anche microrganismi che sono solitamente invisibili o troppo piccoli per lo sguardo di un passante sono messi a fuoco dalla lente dell’azione teatrale.
I Racconti del Bosco è uno spettacolo nato per raccontare la vita e la complessità degli elementi naturali e del sistema bosco, e trasportare gli spettatori in una dimensione di incontro in cui la leggenda incontra la scienza, e la poesia nasce dagli elementi della natura.
con Stefania Evandro, Armando Rotilio, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Chiara Curci
sonorizzazioni e canzoni Armando Rotilio
tecnica Guerrino Novelli, Ivan Medici
scenografie e costumi Scenotecnica Lanciavicchio, Chiara Curci
consulenza scientifica Amilcare D’Orsi
organizzazione Rossella del Monaco
drammaturgia Stefania Evandro, Antonio Silvagni
regia Stefania Evandro
I Racconti del Bosco è uno spettacolo che fa parte di un più ampio progetto teatrale di educazione ambientale ideato dal Teatro Lanciavicchio in collaborazione con la Riserva Zompo Lo Schioppo per la promozione e la valorizzazione delle aree naturali; tale progetto costituisce un esempio di integrazione tra arte, scienza e natura e la dimostrazione di un’efficace incontro tra le esigenze di educazione ed emozione, integrando l’offerta ludica con la dimensione didattica in ambiente naturale.
Genesi dello spettacolo: dall’invisibile al visibile
Il percorso di creazione che ha portato allo spettacolo è stato articolato in diverse fasi e ha comportato il supporto e la collaborazione di diversi professionisti del settore artistico e scientifico.
Nella prima fase del progetto è stato necessario per gli operatori del Teatro Lanciavicchio incontrare i professionisti del settore ambientale della Riserva Zompo Lo Schioppo, che hanno illustrato le caratteristiche e le specificità dell’habitat che si intendeva raccontare: ‘il bosco’, i temi di carattere generale sull’ambiente bosco e gli elementi cardine della chimica e della biologia che ne regolano la vita. E da questa prima fase è emerso il tema fondamentale nella vita di un ecosistema, che è quindi diventato il motore narrativo dello spettacolo: la trasformazione, azione necessaria al tutto e al singolo, coordinata e integrata nel sistema bosco e nel ciclo biologico di ciascun elemento animale o vegetale che in esso vive.
Nella seconda fase si è quindi passati a tradurre la gran quantità di dati scientifici raccolti in una narrazione accessibile a tutti, ed in primo luogo ai piccoli visitatori/spettatori, cercando di individuare i passaggi chiave e i protagonisti della storia di trasformazione di un bosco: ciò che era un insieme di dati di chimica e di biologia riguardante l’ecosistema bosco è quindi diventato un tema narrativo, una chiave per raccontare un ambiente e le creature che lo abitano, grandi, piccole o invisibili che siano. E l’aver scoperto che proprio gli organismi più piccoli e a volte invisibili sono quelli investiti del ruolo più importante nel processo continuo e necessario di trasformazione dell’ ecosistema è stato fondamentale nello sviluppo della drammaturgia dello spettacolo, che a quel punto ha preso corpo come la storia di un vero e proprio viaggio alla scoperta di ciò che pur essendo piccolissimo o invisibile nell’ecosistema bosco ne rende possibile la vita e la continua trasformazione.
Nella terza fase gli operatori teatrali hanno creato la drammaturgia intrecciando la storia di trasformazione dell’ecosistema bosco con una storia di trasformazione appartenente alla mitologia greca: la storia di Aracne la fanciulla tessitrice punita dalla dea Atena e da lei trasformata in un ragno. Nello spettacolo Aracne (nello spettacolo chiamato anche Ananse, come il ragno di una antica storia africana) diventa il motivo del viaggio e della ricerca e il punto di arrivo degli spettatori che potranno attraversare la porta/passaggio costituita dal corpo stesso dell’attore/ragno.
Nella quarta fase il lavoro con gli attori, gli scenografi e i costumisti ha consentito la realizzazione dello spettacolo, con tutto l’apparato di costumi e di strumenti musicali, e la predisposizione degli allestimenti che di volta in volta si adattano a parchi, boschi e giardini. Ad oggi sono circa 50 le repliche realizzate dal Teatro Lanciavicchio con lo spettacolo itinerante I Racconti del Bosco, in parchi e riserve naturali, e in giardini o parchi pubblici.
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BY BOB